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Siamo a 11513 firme raccolte on-line
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13.194 |
AL 17 FEBBRAIO 2009 |
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24.707 |
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Banner liberi di vivere
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APPELLO LIBERI DI VIVERE: CONSEGNATE LE FIRME AL QUIRINALE
I promotori dell'appello "Liberi di vivere" hanno consegnato questa mattina al Quirinale le firme raccolte. A nome del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le firme sono state prese in carico da Guido Carpani , Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, da Donato Marra, Segretario generale del Quirinale, e da Carlo Guelfi, Segretario particolare del Capo dello Stato.
«Abbiamo chiesto al Quirinale di esercitare la moral suasion presidenziale - ha detto il Deputato Antonio Palmieri - affinché le Regioni attivino i fondi già stanziati per i malati di Sla, per le loro famiglie e in generale per tutti coloro che diventano disabili a cuasa di malattie invalidanti. Abbiamo avuto assicurazioni in tal senso e ne siamo lieti, perché - conclude - in una società davvero libera, solidale e democratica, malattia e sofferenza non possono diventare motivo di emarginazione e discriminazione».
«Non confondere chi soffre di malattie che causano grave disabilità, come la Sla, la Lis. con malati terminali», è stato l'appello di Mario Melazzini , medico, oncologo, presidente dell'Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica... Malato lui stesso di Sla da sette anni, il dott. Melazzini ha voluto sottolineare di «avere avuto la sfortuna di vivere troppo a lungo come normodotato, perché la malattia mi ha dato più consapevolezza dei miei mezzi e mi ha insegnato a vivere con più gioia». Il primo problema oggi, ha concluso, non è legiferare sul testamento biologico, ma «garantire a tutti i malati che vogliono vivere – che sono quasi il 100% – di esercitare il loro diritto alla vita, ottenendo dalle sitituzioni, a ogni livello, un'assistenza totale e completa».
La delegazione era composta da: Antonio Palmieri , Deputato PDL, Mario Melazzini , Presidente AISLA, Associazione nazionale dei malati di SLA, Stefania Bastianello, moglie di Cesare Scoccimarro , malato di SLA, il cantante Ron che con Mario Melazzini sta portando in tournee uno spettacolo di sensibilizzazione pro-life, Massimo Pandolfi , autore dei libri “L’inguaribile voglia di vivere” e “Liberi di vivere”, edizioni ARES, Riccardo Caniato , Responsabile della casa editrice ARES , Giorgio Gibertini , Direttore del CAV di Roma.
“LIBERI DI VIVERE”
Appello al Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
La malattia, la sofferenza e la morte sono inevitabilmente parte della vita di ogni essere umano.
Poiché nessuna condizione di salute toglie dignità alla vita umana, in una società davvero libera, solidale e democratica, malattia e sofferenza non possono e non devono diventare motivo di solitudine, abbandono, emarginazione e discriminazione sociale del malato e della sua famiglia, come è indicato negli articoli 3 e 32 della nostra Costituzione e in molte altre Dichiarazioni e Convenzioni internazionali, ultima delle quali la Convenzione dei diritti delle persone con disabilità, promulgata dall’assemblea generale dell’ONU il 13 dicembre 2006 e firmata dall’Italia il 30 marzo 2007.
Pur nei limiti imposti dalla loro condizione, i malati e loro famiglie vogliono poter continuare la loro vita con dignità e in libertà. Essi non sono un peso per la società, ma sono per tutti un esempio di coraggio e di capacità di vivere, che le istituzioni a ogni livello, nazionale e locale, devono sostenere e promuovere.
Per questo motivo, chiediamo al Presidente della Repubblica di esercitare l’autorevolezza che gli deriva dall’essere il Capo dello Stato e il garante di tutti i cittadini affinché le istituzioni tutte, a ogni livello:
1. Pratichino un riconoscimento concreto, tramite investimenti di tipo economico e di promozione culturale, della dignità dell'esistenza di ogni malato, con particolare attenzione ai malati di sclerosi laterale amiotrofica.
2. Intervengano con adeguate misure legislative e regolamentari per dare ogni cura e sostegno utili a combattere il dolore e a garantire che ogni malato possa ricevere una adeguata assistenza.
3. Sostengano le associazioni di malati e più in generale le organizzazioni che si impegnano nello stare accanto ai malati e alle loro famiglie.
In questi ultimi anni il dibattito pubblico e la richiesta alle istituzioni si è incentrata sulla richiesta della libertà di poter morire. Ciò che noi chiediamo alle istituzioni è che i malati e le loro famiglie siano finalmente messi nelle condizioni di essere liberi di vivere. |
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